I disturbi mentali sono in drammatico aumento, anche tra i giovanissimi: nel mondo ne soffre tra il 10 e il 20% di bambini e adolescenti e il 50% delle patologie psichiatriche esordisce prima dei 14 anni di età, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità. Si stima che in Italia siano circa due milioni i bambini e ragazzi fino ai 17 anni colpiti da disturbi neuropsichiatrici. Ne hanno discusso, in un incontro al «Tempo della Salute», Emi Bondi (presidente della Società Italiana di Psichiatria), Matteo Lancini (psicologo e psicoterapeuta, presidente della fondazione Minotauro di Milano) e Beppe Severgnini (giornalista ed editorialista del Corriere della Sera).
Il presidente SIP Emi Bondi ha partecipato alla giornata organizzata dal Corriere della Sera “Il Tempio della Salute” dal titolo: adolescenti e giovani in crisi. “In questa società in cui siamo tutti interconnessi e allo stesso tempo, non siamo mai stati così soli, manca la spinta dove riconoscersi. In tutto questo chi deve fare un processo di differenziazione e trovare una propria identità, bisogna che abbia qualcosa da cui differenziarsi”
“Se le regole non ci sono e va bene tutto, è difficile trovare una propria strada. Il passaggio dal gruppo reale, quello dei ragazzi che si conoscevano nel cortile, permetteva un confronto che non è cambiato quando oggi il gruppo è quello di internet. Se un ragazzino sta in casa molte ore, e ha bisogno di interazione, è chiaro che va sui social media. Questo può tradursi in stress, in stili di vita alterati, come banalmente i disturbi del sonno. Ma si tratta di ragazzini che stanno con i cellulari fino alle due o tre di notte, che continuano costantemente a emettere suoni, e dormono quindi in maniera frazionata. Oggi vediamo un aumento di patologie nei ragazzi, ed è vero che il Covid ha fatto da acceleratore, ma era un trend che era già in corsa da più di 10 anni. Oggi continuiamo ad osservare che l’età di esordio delle patologie psichiatriche continuano ad abbassarsi sempre di più, con quadri molto complessi.”
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