Congresso Sippieva – L’aumento dei disturbi dell’alimentazione: impatto su organizzazione dei servizi e trattamento integrato

I Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione (DNA) sono disturbi mentali gravi e difficili da trattare. In quanto patologie psicosomatiche, sono gravati da una significativa comorbilità psichiatrica oltre che da possibili complicanze metaboliche e internistiche, e presentano un tasso di mortalità tra i più elevati nell’ambito della psichiatria. La loro diffusione, il cui inizio risale a circa 50 anni fa, è aumentata negli ultimi 15 anni, ed è ulteriormente accelerata in concomitanza e in seguito alla pandemia da Covid-19.

Pur con le note criticità di interpretazione epidemiologica, si stima che ad oggi in Italia la prevalenza dei DNA sia elevata, intorno all’8%. Tali patologie rappresentano una sfida da differenti punti di vista. Innanzitutto, i DNA sono “un ibrido psicopatologico” costituito da più elementi di differente natura che agiscono contemporaneamente; sintomi fobici, depressivi, distorsione di intensità delirante nel rapporto con il cibo e con il corpo, aspetti ossessivo- compulsivi e disturbi di personalità in comorbilità si intrecciano dando forma a quadri clinici specifici che richiedono necessariamente un approccio terapeutico multidisciplinare.

Qui emerge un’altra sfida, o meglio emergono altre rilevanti sfide, considerando il paziente, in merito alla motivazione alla presa in cura, minata da ambivalenza, riluttanza, quando non da una franca oppositività; considerando i familiari, per la segnalazione di situazioni acute o croniche di significativo carico emotivo e oggettivo per le persone conviventi con il paziente; considerando infine il versante clinico, per la necessità di integrare e coordinare in équipe competenze psichiatriche, dietologiche e psicoterapiche che definiscono vere e proprie reti terapeutiche. Non può essere poi trascurato l’impatto mediatico dei DNA e le implicazioni che il web e i social network hanno su di essi, e su quanto e come se ne parla. Il congresso sarà dunque occasione formativa per ripercorrere questi aspetti alla luce delle indicazioni inerenti le psicoterapie più accreditate, i farmaci antidepressivi ed antipsicotici da utilizzare in modo evidence-based, la rete terapeutica con i servizi di nutrizione clinica e con le associazioni dei familiari. Inoltre si illustreranno le risorse in campo e l’organizzazione nei servizi territoriali psichiatrici in rapporto a come sono organizzate altre regioni italiane ed in confronto con la legge regionale sui DNA approvata in Piemonte nel 2022.

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