“Sostanze cento volte più nociva e mortale di morfina ed eroina”
Lo psichiatra Massimo Clerici: in astinenza si rischiano arresti cardiaci e choc anafilattici
“Il Fentanyl è un oppioide sintetico 100 volte più potente della morfina e 50 volte più potente dell’eroina come analgesico”. A fare un identikit della droga che solo nel 2022 ha causato ben 100mila decessi per overdose negli Stati Uniti, e che ora inizia anche a sollevare qualche timore in Italia, è Massimo Clerici, professore ordinario di Psichiatria dell’Università de gli Studi di Milano Bicocca e vicepresidente della Società italiana di psichiatria (Sip).
Come è avvenuto il passaggio da farmaco anti- dolorifico a droga per lo «sballo»?
“II Fentanyl è stato introdotto come trattamento per il dolore, solo con prescrizione medica, solitamente in pazienti oncologici allo stadio terminale. Tutt’oggi viene utilizzato anche come anestetico per l’esecuzione di alcune procedure chirurgiche. Ma come per molti oppiacei, una volta conosciuto, ha cominciato a diffondersi sul mercato nero per i suoi effetti psicoattivi, che causano una forte sensazione di euforia, oltre che di ansiolisi”
Quali sono i rischi?
“Il problema è che più la sostanza viene consumata e più il nostro corpo sviluppa tolleranza. In questo modo i recettori degli oppiacei, per mantenere gli stessi effetti delle prime volte, richiedono dosi sempre più massicce. Un altro rischio importante, come per tutti gli oppiacei è quello dell’overdose. Inoltre, ci sono da considerare anche gli effetti dell’astinenza che, oltre ad aumentare la soglia del dolore, possono portare ad arresto cardiaco e a chocanafilattico».
L’abuso di Fentanyl rischia di diventare un’emergenza anche in Europa e, quindi, in Italia?
“A differenza degli Stati Uniti, in Italia il controllo nell’utilizzo del Fentanyl all’interno delle strutture sanitarie è ancora prevalente, ma non è escluso affatto che questa “moda” possa prendere piede anche nel nostro Paese, dove qualche caso di overdose da Fentanyl si inizia a vedere. Siamo certamente lontanissimi, per fortuna, dai numeri che si registrano negli Stati Uniti. Ma a causa della maggiore facilità di accesso agli oppiacei tramite il mercato web, obiettivamente più difficile da controllare, il rischio è che anche nel nostro Paese ci si debba iniziare a preoccupare della diffusione del Fentalyl, così come di molte altre nuove sostanze psicoattive che hanno un effetto attrattivo in particolare nella popolazione giovanile”
Articolo di Valentina Arcovio per il Messaggero del 17 febbraio 2024