COMUNICATO STAMPA
Conto alla rovescia di fronte a una nuova grave emergenza italiana
STOP AGLI OSPEDALI PSICHIATRICI GIUDIZIARI
ALLARME DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI PSICHIATRIA: “CHIUDERLI SENZA GRADUALITÀ È INSENSATO”
DAL 1 APRILE OLTRE 800 MALATI GRAVI A RISCHIO CURE
Roma, 13 febbraio 2013 – Dal 1 aprile oltre 800 malati mentali ricoverati negli
Ospedali psichiatrici giudiziali saranno a rischio di cure. Sono pazienti, alcuni con problematiche gravissime, che si troveranno soli e senza alcuna struttura alternativa che possa aiutarli a gestire le loro malattie. Questi ospedali chiuderanno in base a un disegno di legge voluto dai Ministeri della Salute e di Grazia e Giustizia. Ma il nostro Paese è impreparato ad accogliere, gestire e collocare questi pazienti, alcuni anche pericolosi, a causa dell’assenza di strutture alternative o di finanziamenti che seppur stanziati non sono facilmente fruibili. La mancata gradualità nella chiusura degli OPG (le Regioni avranno solo 60 giorni per trovare strutture alternative) e l’inascoltato appello a una proroga da parte degli psichiatri, rischia di provocare gravi conseguenze. A lanciare l’allarme questa mattina alla Camera dei Deputati, con una documento sottoscritto anche da tutte le sue sedi regionali, è la Società Italiana di Psichiatria (SIP) che denuncia inoltre la carenza di assistenza psichiatrica nelle carceri dove peraltro confluiranno molti di questi malati. Malati che si sommeranno a quel 15% di detenuti (oltre 10 mila nel 2012) che risulta affetto da disturbi psichici e depressione, da malattie di natura infettiva o correlate alle dipendenze, abbandonati a sé stessi.
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