Uno dei periodi più critici nella vita delle donne è quello che segue il parto, subito dopo essere diventata mamma. Dall’8 al 12 per cento di chi ha avuto un figlio, infatti, soffre di depressione post partum, una percentuale alta che va distinta da casi rari delle psicosi post partum che portano a episodi di cronaca più eclatanti, come l’infanticidio” dice la professoressa Emi Bondi, direttore dell’Unità di Psichiatria dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e copresidente della Società italiana di psichiatria che ha festeggiato i centocinquant’ anni di fondazione con il congresso nazionale appena concluso a Verona. “La depressione post partum si differenzia anche da un’altra sintomatologia depressiva transitoria, chiamata maternity blues o baby blues (blues significa malinconia) che colpisce il 70-80 per cento delle donne tra la terza e la decima giornata dopo il parto, una sintomatologia di tipo depressivo transitorio che tende a svanire nel giro di pochi giorni”
In edicola e disponile tutta questa settimana il settimanale Dipiù con una bella intervista a Emi Bondi.
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